Esterno giorno, pomeriggio.
Sono davanti all’elementare ad aspettare l’uscita della Nana, si chiacchiera in scioltezza con altre mamme.
Ad un certo punto vedo S. che parte di corsa, mi allerto “vedi che scatto, che è successo?…uh cazzo sono usciti”
Scatto anche io, Bolt mi fa una pippa, agito le mani, salto per superare con la testa la cortina di mamme asserragliate tipo trincea, mi faccio vedere dalla figlia, lei sorride, saluta la maestra e viene con me.
Il pomeriggio passa allegro fra parco, giri in bici, merenda.
A cena racconto l’aneddoto al padre, in modo allegro, lui non la prende benissimo
– ma come?? Li avete abbandonati?
= macchè eravamo lì a 2 metri, solo non ci siamo accorti che
erano usciti
– state sempre a chiacchierare voi mamme
= su non è successo null…
<IOMISONOSPAVENTATACREDEVOCHELAMAMMAMIAVESSEABBANDONATOOOOOOOO
= ma eri tranquilla e sorridente
– povera stella, si è spaventata di certo
< DENTROMORIVODIPAURATUNON’ERIIIIIIIII
– su tesoro, dai la mamma non lo farà più, vero che non lo
fai più!!
= non lo faccio più
Scusa, ma se fino a poco fa era tutto “che bella giornata,
mamma, ci siamo sfasciate dal ridere” ora mi pianti la tragedia greca perché c’è tuo padre??
Ed ha solo 6 anni.