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LA CRISI DELLE PATATE

Probabilmente devo iniziare a comprare le patate con il selenio. Per aiutare la memoria.

 

Nelle ultime settimane devo aver sofferto di quella che chiamo amnesia del tubero o black out della patata; dimenticavo costantemente di aver acquistato le patate.

Ogni qualvolta che capitavo al supermercato ne compravo un sacchetto, e mi lamentavo pure di vedere il banco mezzo vuoto!

Ma come poteva essere mezzo vuoto?

Poteva.

Le avevo tutte a casa mia.

La potato house. Se Parigi è la Ville Lumiere, casa mia è diventata la Ville Pomme de terre.

 

Insomma, non so come, anzi lo so, mi scordavo di averle acquistate.

Dopo aver analizzato i fatti, il cesto delle patate pieno per esempio, ho iniziato a chiedermi come era possibile.

Semplice: io compravo la rete di patate e la appoggiavo in piena vista sul cesto, mia madre passava da casa e nei suoi impeti del “mettiamo tutto a posto – fuori dalla vista” me le riponeva bene bene dentro il cesto. Il giorno dopo uscendo non vedevo le patate e quindi nei giorni successivi al primo passaggio in coop mi ricordavo di prenderne un’altra retina per scorta, il semplice ragionamento era: se non erano sul cesto stavano per finire.

Il ciclo: acquista la patata, mamma nasconde la patata, riacquista la patata, è andato avanti per un po’.

Fino a quando la genitrice non riusciva più a far stare le patate dentro al cesto e le ha lasciate sopra.

Ed io nel mio (raro) impeto “dai posso fare lo sforzo di metterle dentro al cesto” l’ho aperto e scoperto che tutte le patate del paese erano lì.

 

 

Sto per esaurire il sapone da mani, se succede come per le patate diventeremo Soapland!

 

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2 pensieri riguardo “LA CRISI DELLE PATATE

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