Nota pre lettura: la Nana non è una mangiona, non lo è mai stata e non credo lo sarà mai. Almeno fino ai 30 anni, se mi somiglia.
Ultimamente la Nana mangia, cioè faccio meno fatica a farle ingurgitare la quantità minima di cibo necessaria alla sopravvivenza.
Addirittura sabato sera, a casa di amici, di fronte alla richiesta dell’amico 3enne di giocare ha risposto “ma sto mangiando. Dopo”. Mi hanno chiesto se era la stessa bimba che in ferie non stava mai a tavola.
Si, lo è.
Cosa è successo? Lo ignoro. Potrebbe essere uno sbalzo di crescita? Si. Potrebbe essere diventata un visitors? Improbabile ma non impossibile. Potrebbe aver capito che il cibo è buono? Non lo escluso.
Qualsiasi cosa sia finchè dura le riempio il piatto.
L’altra sera, mentre cenavamo, mi guarda seria e mi chiede se la riporto al parco.
Io – quale parco?
Nana – quello con cibo?
I – spiegati meglio
N – quello con cibo dove sono venuti i nonni
La piccola intendeva il Novi Sad durante lo Street food festival, dove nell’ultima edizione potevate riconoscermi facilmente, ero quella con polpetta infilzata sullo stecchino che correva dietro una 4enne per fargliela mangiare.
Io, che autorevole le insegno a non correre con le forbici, correvo con lo stecchino.
Quello grande, da spiedino. Appuntito.
Ed ora, con occhi da tenerona, mi chiede di riportarcela.
Per mangiare le polpette.
Cosa ho risposto? Che ce la riporteremo. Sono andata su fb, ho cercato la pagina, messo “parteciperò” all’edizione di maggio, condiviso l’evento con amici, inserito la data nel santo Google calendar e condivisa con la dolce metà, contattato la Cug (neo mamma) per beccarci là.
Ci vedremo il 11 – 12 – 13 maggio al Novi Sad, sarò quella con il burger in mano di fianco alla 5enne che mangia polpette.
Come andrà veramente? Sarò quella che corre dietro una 5enne con la polpetta sullo stecchino. Appuntito. E il burger. Freddo. Sul tavolo.