La nana ha iniziato il nido benissimo. Dal primo giorno non ha fatto una piega, nè al distacco (come le “tate” definiscono l’allontanamento della mamma), nè al mattino quando la lascio là. Anzi, la nostra nanetta corre all’entrata, appende il golfino e si precipita nella stanza giochi. Trascina pure dentro i nuovi amichetti reticenti nel lasciare l’astronave madre.
Questa settimana abbiamo introdotto il pasto e questa s’è pappata tutto, chiedendo pure il bis. Sottolineo che a casa non la teniamo certo a stecchetto, il suo pasto base sono: 50gr di pasta con carne, seguita da catote e patate bollite (ogni giorno) e altra verduta, panino su richiesta, formaggi, più due frutti. Extra: verdura cruda. Tutto ciò a pranzo e cena.
Le altre mamme non perdono occasione per sottolineare come mia figlia si brava, non pianga o faccia storie; probabilmente sono una pessima madre, figura materna disgraziata che verrà accusata di tutte le turbe della figlia dal futuro psicologo.
Oggi per la prima volta il babbo è andato a prelevare (verbo usato corrrettamente, non prendere, prelevare proprio) la pargola. La nana ha pianto, ovviamente voleva rimanere lì. Mia figlia non piange perchè la lasciamo là, ma perchè la riportiamo a casa….